L’impugnatura dell’accetta è fondamentale per mantenere una buona presa sullo strumento ed utilizzarlo in tutta sicurezza. Vediamo come fare a scegliere la migliore accetta e quali devono essere le sue caratteristiche principali.
Caratteristiche principali
Le accette si caratterizzano sostanzialmente per due parti principali: la lama (da spacco o da sramatura) e il manico. Il manico delle accette non è uguale in tutti i modelli: alcuni manici sono lineari, mentre altri hanno una particolare forma ergonomica studiata per far sì che il prodotto sia più facile da maneggiare. Il manico si compone del tallone (una parte sporgente che si trova proprio al di sotto della lama) e l’impugnatura, ovvero la zona a circa metà della lunghezza e che è quella in cui andranno posizionate le mani.
I manici delle accette differiscono anche per lunghezza e dimensioni: di solito i modelli utilizzati per la potatura hanno manici di lunghezza variabile fino a 45-50 cm. I modelli per lo spacco della legna invece sono più corti (20-35 cm) e di solito presentano una lama spessa e tagliente, utile proprio per “spaccare” i ciocchi di legna. La caratteristica forma con tallone sporgente è caratteristica in molti modelli da sramatura, così come quelli da spacco.
Oggi sono moltissime le marche specializzate nella produzione di questi prodotti ad aver studiato manici sempre più pratici ed ergonomici, e spesso il manuale di costruzione non è più il legno (utilizzato per i modelli più conosciuti, e ancora oggi impiegato anche in molte realizzazioni artigianali). Oggi i manici possono essere realizzati in vetroresina, derivati della plastica, metallo, ed altri materiali più moderni e resistenti del legno, utilizzato comunque ancora per alcuni dei modelli più conosciuti (Ariex, Hultafors, Roselli e moltissime altre). Per utilizzare l’accetta è consigliabile utilizzare sempre guanti protettivi e altri strumenti di protezione, come occhiali e scarpe antinfortunistiche.
Cosa valutare dell’impugnatura
La scelta per la migliore accetta va fatta a seconda del tipo di compito che dovremo svolgere. Se la utilizzeremo per la sramatura dei rami degli alberi ci potrebbe essere più utile un modello con manico lungo, mentre se la utilizzeremo per lo spacco dei ciocchi dovremmo optare per un modello con un manico corto.
La seconda scelta riguarderà invece i materiali e il costo, perché a seconda della materiale scelto per la costruzione dell’utensile esso potrebbe costare di più o di meno rispetto ad altri (si parte dalle poche decine di euro fino ad arrivare ad oltre 300 euro per i modelli più professionali).
L’impugnatura è la parte più importante, perché essa deve essere resistente e far sì che la presa dell’utilizzatore resti ben salda durante l’utilizzo dello strumento. Per questo motivo il manico non è mai completamente liscio e dritto, ma anzi ha delle leggere incurvature che favoriscono che lo strumento non “scivoli” via dalla presa. Nell’utilizzare questi strumenti bisogna fare molta attenzione, perché sono provvisti di una lama estremamente tagliente e in genere vengono usati con estrema forza e velocità, proprio per garantire uno spacco immediato della superficie contro cui vengono utilizzati. Durante il loro utilizzo è consigliabile indossare dei guanti protettivi (possibilmente con superficie anti-scivolo) e scarpe antinfortunistiche.
Oltre a verificare la forma del manico quindi, che dovrà essere il più possibile ergonomica per favorire una maggior presa, è necessario che l’accetta venga provata prima dell’acquisto per testare personalmente il suo livello di funzionalità. Alcuni modelli possono risultare più leggeri e confortevoli rispetto ad altri, ma molto riguarda anche un semplice parere soggettivo.
Quali modelli non sono dotati di impugnatura confortevole
Partendo dal presupposto che oggi moltissimi dei modelli delle principali marche sono studiati per risultare pratici, confortevoli ed efficienti, si può comunque distinguere tra modelli che lo sono di più e quelli che invece lo sono in maniera minore. In particolare tutti i modelli “multifunzione” come ad esempio le accette multi accessoriate (che presentano cioè altri strumenti utili nella parte del manico), di solito non risultano particolarmente comodi.
Il manico di questa tipologia di accette risulta essere infatti particolarmente pesante e di forma poco ergonomica, inoltre di solito si tratta di modelli più piccoli rispetto a quelli di dimensioni tradizionali. Sono realizzati in questo modo perché il loro scopo è quello di fungere da strumenti “tutto in 1” e grazie alle loro dimensioni minori sono anche più facili da portare sempre con sé in uno zaino o in una custodia apposita. Inoltre il costo di questi dispositivi può essere anche più elevato delle comuni accette per lo spacco della legna: per questo motivo è sempre consigliabile valutare se acquistare uno dei modelli multifunzione o piuttosto un’accetta classica, da spacco o da sramatura, sicuramente più efficace per l’uso quotidiano.
Come scegliere il miglior manico: cosa bisogna sapere
Il manico come abbiamo visto può essere realizzato con diversi tipi di materiale. Esistono dei criteri però per scegliere al meglio il prodotto più duraturo e resistente, specie se di legno. Di solito le accette vengono realizzate in legno di frassino, di quercia o altro materiale. I manici più resistenti sono quelli che presentano venature longitudinali rispetto alla lunghezza del manico e molto vicine tra loro.
Scegliere un buon manico può essere sostanziale anche quando fosse necessario procedere nell’ammanicatura di una vecchia lama ancora in buone condizioni. Per fare questo è però importante che si proceda con sicurezza e utilizzando gli strumenti adeguati, e nel caso rivolgersi a un falegname o a una persona competente senza procedere con l’ammanicatura in maniera sconsiderata. Oggi il costo per una nuova accetta di qualità decente è di poche decine d’euro: è consigliabile acquistarne una di questo tipo in attesa magari di un modello migliore e più performante.
Oggi in commercio è possibile trovare manici acquistabili separatamente anche tra quelli delle migliori marche, e quindi si potrà risparmiare qualcosa nel caso si fosse già in possesso di una buona lama di una vecchia accetta a cui magari si fosse spezzato il manico. Nel caso in cui il manico si fosse rotto è necessario non cercare di incollarlo o di ripararlo senza la strumentazione adeguata: la cosa migliore da fare è sostituirlo con uno nuovo.
