Guida e consigli su come affilare la lama dell’accetta
Oggi parleremo di uno strumento che forse tutti voi avete sentito nominare, da vostro nonno o da vostro padre. Parleremo dell’accetta, di come occorre affilare la sua lama e soprattutto del perchè sia importante affilarla.
Per chi, però, non sa cosa sia, cerchiamo di capire da cosa è costituita e a cosa serve questo utensile. Insomma partiamo dalle basi.
L’accetta : cos’è e a cosa serve
L’accetta è uno strumento costituito da tre parti, ovvero il manico, la testa e il cuneo. Per cosa è utile? E’ uno degli utensili più pratici per la sramatura e la potatura degli alberi e si utilizza mediante l’azione di una sola mano.
Cosa non occorre assolutamente sottovalutare di un’accetta? Sicuramente la sua lama, la quale deve essere ben tagliente e utile per ottenere tagli profondi e decisi.
In commercio abbiamo lame sottili e lame più spesse, e ciascuna di esse è utile, in base alla mansione che si deve svolgere.
Ma cerchiamo di capirne di più.
Abbiamo, per esempio, la lama da spacco, impiegata per spaccare la legna e i piccoli ciocchi, che ha dimensioni e peso più consistenti rispetto ad una lama per sramatura, che invece è più sottile ed è impiegata per la potatura di piccoli rami o fusti dallo spessore di 10/20 cm.
Queste tipologie di lame sono estremamente taglienti, ma a tal proposito occorre dire come le lame più sottili rischiano di perdere più velocemente l’affilatura del filo, rispetto a quelle più spesse che invece necessitano di una minore manutenzione.
Ma quelle più spesse presentano comunque dei vantaggi: ci permettono di inferire colpi più risoluti e hanno il pregio di avere una maggiore durata nel tempo.
Affilatura della lama: perché è importante
Insomma la lama può essere da spacco o da sramatura, sottile o spessa.
Ma come occorre affilare una lama da accetta? Prima di affrontare questo aspetto, cerchiamo di capire perchè è importante affilare la lama.
Oltre al tipo di taglio generato da un’accetta, dobbiamo anche visionare il grado di affilatura della lama. Perchè?
Perchè una lama è in grado di procurare tagli più efficaci e profondi, solo se è ben affilata, spesso e in maniera adeguata.
Come fare? Per affilare la lama o per riportarla a livelli ottimali, possono essere usati degli strumenti appositi.
Ma prima di entrare nel dettaglio di questo aspetto, parliamo di come può essere l’affilatura di una lama.
L’affilatura di alcuni tipi di accetta è detta convessa e generalmente è maggiormente utilizzata per il taglio di tronchi e rami spessi. Volete distinguere una lama dall’affilatura convessa rispetto ad una dall’affilatura acuta? Guardate se dispone di una punta a forma di U (convessa) o di una punta a forma di V (acuta).
La lama: come affilarla
Ma ora arriviamo al dunque: come fare per affilare la lama?
Innanzitutto la si deve pulire. A tal proposito si può poter passare sulla lama un foglio di giornale per togliere lo sporco e l’umidità.
Per tenerla ben affilata invece, cosa si fa? O meglio, in che modo si può ben affilare la lama di un’accetta? Possiamo farlo in diversi modi con diversi strumenti.
Possiamo farlo grazie una mola, per esempio, avendo l’accortezza di bagnarla con dell’acqua.
Nel caso in cui si abbia la possibilità di usare una mola elettrica, occorre mantenere la superficie costantemente bagnata, altrimenti il surriscaldamento provocato dal forte attrito potrebbe rovinare la tempra dell’acciaio. La lama in tal caso va tenuta ferma con le mani e avvicinata ed allontanata. E’ bene fare molta attenzione a non toccare il disco abrasivo con le dita.
Possiamo anche usare una pietra per affilare la nostra lama, unta con un pò di olio e passata sul
filo dell’accetta.
Prima di usare la pietra, però, è consigliabile togliere la ruggine con la carta vetrata a grana molto fine e successivamente fare una prima sgrossatura con una lima piatta, anch’essa fine, agendo dall’interno verso l’esterno. Questa operazione serve ad eliminare le ammaccature che si creano in seguito agli urti contro il legno.
La lama va poi sfregata con dei movimenti rotatori, imprimendo sempre la stessa forza ed effettuando lo stesso numero di passate sui due lati.
Con le pietre di tipo giapponese invece è preferibile far scorrere la lama in direzione del taglio, partendo dal tallone e andando verso la punta, alternando i due lati.
Provvisoriamente, se non si dispone di queste soluzioni, si può affilare l’accetta usando una lima dolce per ferro, da muovere nel senso perpendicolare al taglio, solamente verso la testa.
Ma quando possiamo dire che sarà finita l’affilatura?
Quando la lama sarà perfettamente liscia ed opaca, nel senso che non deve riflettere la luce.
Quando, insomma, osservando il profilo del taglio, controluce, non si vedranno dei leggeri riflessi a causa dei denti che magari ancora ci sono.
Insomma, per affilare la nostra lama, abbiamo diverse soluzioni. Sta a noi scegliere quale.