Come i più esperti sapranno non tutte le accette sono uguali, e ciascuna di esse è dedicata a una specifica destinazione d’uso: vediamo come fare a distinguere i vari modelli d’accetta, quali caratteristiche debbano avere quelle da spacco e da sramatura e soprattutto come fare a scegliere l’utensile più adatto al nostro impiego.
Tutto quello che bisogna sapere sulle accette
Anzitutto bisogna sapere che accetta, ascia e scure utilizzati spesso per indicare uno stesso tipo d’oggetto, ma che in realtà hanno significati ben diversi e ciascuna di questi utensili è dedicato a un tipo di taglio differente dagli altri. L’accetta, che viene generalmente impiegata per il taglio di arbusti corti e dal ciocco poco spesso, è perfetta per realizzare tagli in verticale e possiede un manico della lunghezza di 30/40 cm. L’accetta a sua volta si divide in due diverse tipologie di utensili: quella da spacco e quella da sramatura.
La scure è simile all’accetta come forma e ampiezza della lama, ma il manico è leggermente più lungo e anche questa viene impiegata per realizzare soprattutto tagli in verticale. Si tratta di uno strumento maggiormente indicato per la sramatura degli alberi, perché consente l’impiego a una certa distanza dall’oggetto che si vuole potare.
L’ascia infine nasce come strumento di battaglia, e spesso è caratterizzata dalla presenza di una doppia lama (ascia bipenne). Oggi il mercato riguardante questa tipologia di strumenti è specialmente quello legato al collezionismo.
Sramatura e spacco: differenze
La principale differenza tra un’accetta destinata allo spacco della legna, e una dedicata alla sramatura, risiede nella lama: di solito nei modelli da spacco la testa (corrispondente alla parte in ferro dell’accetta) è decisamente più spessa che nei modelli per la sramatura. Questo fa sì che essa scarichi un peso e una forza estremamente maggiore sul legno da tagliare, che appunto subirà “uno spacco” profondo.
I modelli da sramatura invece hanno un ferro e un filo più sottile: sono più leggeri da impugnare e più indicati per svolgere tagli precisi e diretti. Di solito lo spessore dei rami tagliati con questo genere d’accetta non supera i 10/15 cm, mentre i modelli da spacco possono essere impiegati per ciocchi di spessore ben maggiore.
Nonostante le performance di queste due tipologie di accette siano comunque eccellenti se usate nella dovuta maniera, bisogna tenere conto che un modello da sramatura, in quanto più sottile, è più facile ad usurarsi e a perdere l’affilatura del filo. Un modello da spacco potrebbe rivelarsi maggiormente duraturo, ma ovviamente sarà estremamente scomodo da utilizzare per la potatura di rami. La cosa migliore da fare quindi, prima di accingersi all’acquisto di una nuova accetta, è valutare con attenzione per quale tipo di scopo andremo ad utilizzarla maggiormente.
Manico: come scegliere il migliore e quali caratteristiche valutare
Oltre a dei criteri per scegliere la lama giusta, è chiaro che anche il manico ha un ruolo fondamentale: un tempo le accette erano realizzate con il manico in legno (modello Canadese) oggi invece è facile trovare accette la cui lama e il cui manico siano stati forgiati direttamente nel metallo o in altri materiali estremamente resistenti.
Per valutare quale manico sia più adatto alle nostre esigenze dovremo prendere in considerazione principalmente due valori: peso e misura. In genere il peso delle comuni accette è attorno ai 400/600 gr, mentre la lunghezza è compresa tra i 25 e i 35 cm.
Altra caratteristica che si può valutare è la compattezza del manico: in genere un buon manico in legno presenta venature in senso verticale rispetto alla sua lunghezza, e sarà da preferire rispetto a modelli con venature oblique o longitudinali, che solitamente indicano una qualità meno elevata dello strumento. Inoltre le venature dovrebbero essere “strette” e cioè estremamente vicine l’una all’altra. Altra caratteristica fondamentale da valutare è che il manico sia ergonomico, e che ci consenta un’impugnatura salda e decisa.
Come dev’essere la lama e come prendersene cura
La lama dell’accetta deve assicurare tagli ben precisi e profondi: la parte tagliente del ferro, viene detta “filo” ed è in assoluta quella che si usura di più per i troppi utilizzi. Il filo di solito è del colore dell’acciaio vivo, ha forma arcuata e presenta 1 o 2 cm di lunghezza, che andranno via via a diminuire dopo molti utilizzi.
Per ravvivare il filo e riportare l’accetta a buone condizioni, è necessario procurarsi un’affilatrice elettrica, una cote o un’acciaino: questi tre strumenti realizzati in materiali diamantati o corrosivi, permettono per mezzo del loro sfregamento con la lama di ridarle sottigliezza e affilatura. L’affilatura dell’accetta può essere convessa, come nel caso delle lame da spacco, o acuta, come nel caso delle accette da sramatura.
Cosa considerare prima dell’acquisto e prezzi
Oggi è possibile trovare moltissimi modelli d’accetta, ma è sempre consigliabile affidarsi a case produttrici note e che realizzino prodotti di buona qualità. Il prezzo di questi utensili varia dai 30 ai 200 euro a seconda della grandezza, della destinazione d’impiego e dai materiali di costruzione. L’acquisto online permette sicuramente di risparmiare qualcosa e di valutare su un ventaglio piuttosto ampio di possibilità, ma bisogna tener presente che per utensili di questo tipo sarebbe meglio quantomeno provarli. E’ necessario infatti che il manico sia ergonomico, e che il peso dell’accetta e le sue dimensioni siano adeguate a quelle della persona che andrà ad utilizzarla maggiormente (e specialmente per coloro che ne facciano uso per lavoro).
Modelli dedicati: quali sono e come sceglierli
In commercio esistono accette dedicate anche al lancio, alla macelleria e a un’altra infinità di utilizzi. Ovviamente sapere già per quale funzione andremo maggiormente ad utilizzare questo oggetto restringe il campo, e ci aiuta sicuramente a fare le dovute considerazioni più mirate rispetto all’oggetto desiderato. Per acquistare il miglior modello d’accetta è comunque consigliabile valutare la destinazione d’impiego e le caratteristiche legate a lama, al manico e all’impugnatura. Per i modelli da collezione o destinati alla macelleria sia la forma che il costo e i materiali sono completamente diversi, e bisognerà rivolgersi a un rivenditore autorizzato di prodotti ideati per la casa, per la gastronomia e per la cucina.