A cosa serve un’accetta?
Oggi parleremo di uno strumento che molti di voi conosceranno o che avranno sentito nominare almeno una volta nella loro vita. Parleremo dell’accetta. Cos’è? A cosa serve?
Cerchiamo di rispondere a queste domande, qui di seguito.
Iniziamo dalla prima: cos’è un’accetta?
Un’accetta: cos’è?
L’ accetta è uno strumento fondamentale per il campo e risulta essere costituito da tre parti: il manico, detto anche impugnatura, costruito in legno, le cui dimensioni tipiche sono circa 30-35 cm.
Questo risulta essere formato a sua volta da altre parti. Vediamoli qui di seguito.
- spalla, il nodo di legno subito sotto il ferro;
- pomo, la parte finale del legno
La seconda parte che caratterizza un’accetta è la testa, in ferro, con forma trapezoidale, la quale ha un peso totale di circa 600-700 g.
Esso è formato da:
- filo, segmento del ferro tagliente;
- punta e tallone, ovvero la parte superiore e inferiore del filo;
- occhio, buco riservato al cuneo e alla testa;
La terza parte di un’accetta?? Il cuneo, che serve a fissare il manico alla testa.
Uso di un’accetta
Ma a cosa serve un’accetta?
Iniziamo con il dire che questa, a differenza di altri utensili, può essere impugnata anche con una sola mano.
Con questo attrezzo possiamo per esempio eseguire lavori di sramatura, spacco della legna più leggeri, ma non solo. Può anche essere utilizzata per attività di estrazione del sughero.
A proposito delle accette da sramatura, possiamo affermare come di solito siano caratterizzate da un manico piuttosto lungo e da una lama molto più sottile, rispetto ai modelli da spacco, identificabili da una peculiare affilatura a V.
Perchè il manico, nei modelli da sramatura, è più lungo?
Per consentire di effettuare tagli anche ad una certa distanza. Il peso di queste accette è infatti più leggero di quelle da spacco, proprio per consentire di direzionare i colpi con maggiore facilità.
A cosa non serve un’accetta?
Va chiarito anche a cosa non serve questo strumento.
L’accetta non serve per aprire i barattoli di latta o per fare buche a terra. Non possiamo utilizzarla per mettere o togliere chiodi o per pulire i pali dalla terra.
Ma cerchiamo di capire concretamente come possiamo colpire il tronco con un’accetta.
Come usare un’accetta
Il tronco va colpito preferibilmente con un angolo di circa 60° a colpi alternati, prima a sinistra e poi a destra, in modo che si possano staccare le schegge.
Ma vediamo gli altri passaggi essenziali, qui di seguito.
- Il tronco da tagliare va appoggiato su un ceppo di legno in modo che la lama non colpisca il terreno
- Per tagliare un albero si inizia tagliando dalla parte in cui lo si vuole far cadere, eseguendo un taglio parziale
- Successivamente si esegue un secondo taglio dall’altra parte in un punto un po’ più alto del primo.
Cose importanti da saper per il suo uso
Prima di accingerci ad abbattere un albero, dobbiamo:
- eliminare ogni ramo basso e ogni impedimento a terra che possano interferire con il nostro movimento e anche quello dell’accetta.
- si deve poter assumere la giusta posizione: le gambe devono essere divaricate ed i piedi in croce con la direzione dell’intaglio che si sta praticando nell’albero
- l’accetta deve compiere un semicerchio lateralmente, aiutandosi con la mano sinistra impugnata vicino alla lama
- All’inizio del lancio le gambe devono essere piegate, per poi raddrizzarsi all’arrivo della lama sull’albero
I modelli più utilizzati di accetta
Tra i modelli più utilizzati abbiamo quello canadese, spesso utilizzato nello scautismo.
L’accetta canadese si differenzia dagli altri modelli perché, a parità di mole:
- ha un peso superiore dovuto alla massa metallica molto grande opposta al taglio
- per l’occhio di forma allungata
- per il taglio leggermente arcuato senza spigoli appuntiti
- per il manico sagomato, il quale può essere impugnato con maggiore sicurezza
Insomma, dopo aver capito cosa sia un’accetta e per cosa utilizzarla, se dovesse capitarvi di tagliare piccoli ceppi, magari per il fuoco, ricordate di poggiare sempre il legno da tagliare su un tronco o un ceppo fisso.
